"Costruisci nel tuo giardino"

TERAMO – Sulla sindrome “Non nel mio giardino, nota come fenomeno del Nimby (Non in my back yard) riflette l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) di Teramo che dedica una giornata di approfondimento a un fenomeno di contestazione contro le opere pubbliche che l’associazione ritiene più frequente in Abruzzo. L’Ance cita tra gli esempi gi impianti per l’estrazione di idrocarburi al largo della costa teatina e teramana, il parcheggio di Piazza Dante ed il nuovo teatro a Teramo, così come i nuovi insediamenti immobiliari a Giulianova e la filovia a Pescara. “L’Abruzzo non è immune dalla sindrome di Nimby, l’opposizione a impianti, infrastrutture, opere pubbliche, che sta raggiungendo soglie critiche anche nella nostra regione, come nel resto dell’Italia – si legge in una nota diffusa dall’associazione di categoria – le contestazioni riguardano ogni tipologia di nuovo insediamento industriale sul territorio e la protesta appare sempre più ampia e generalizzata, perchè non riguarda in maniera preponderante una sola tipologia di opera, ma si sono rivolte a impianti afferenti a diversi comparti industriali, senza risparmiare nemmeno gli impianti a fonti rinnovabili”. Al fenomeno del Nimby ed alle strategie di comunicazione da pianificare l’Ance Teramo dedica una giornata di approfondimento in programma venerdì alle 16, nella sede associativa. Il cuore della tavola rotonda, moderata dal giornalista della Rai, Antimo Amore, è  l’analisi del rapporto tra opinione pubblica, media e stakeholders, per valutare in che modo i processi partecipativi possono favorire la costruzione e la gestione del consenso intorno alla realizzazione di un’opera. La necessità di coinvolgere il territorio sin dalle prime fasi di progettazione di un impianto viene sottovalutata, infatti, soprattutto dalle imprese, che spesso comunicano solo quando la crisi è già in atto.